venerdì 2 dicembre 2016

TERREMOTO: RICOSTRUZIONE PIU' FACILE SE LA COMUNICAZIONE E' 'RESPONSABILE'



Alcuni take di ADNKronos tratti dall'intervista a Biagio Oppi

(AdnKronos) - ''Nel caso del sisma in Emilia - spiega Oppi
all'AdnKronos - abbiamo notato che la comunicazione ha coinvolto più
soggetti, tra cui anche aziende e associazioni che hanno contribuito a
creare un 'racconto' più partecipato della ricostruzione. Nel
terremoto e nel post-terremoto all'Aquila invece, la politica ha
occupato il palcoscenico, egemonizzando la comunicazione e producendo
anche una frattura tra chi governava da un lato, e la comunità
aquilana dall'altro, rimasta del tutto esclusa dal processo di
ricostruzione, tanto che i cittadini alla fine sono stati spostati
anche fisicamente''.

      La lezione che si trae da queste due esperienze, è che quando la
comunicazione riesce a coinvolgere e tenere insieme tutti gli 'attori'
di un territorio, allora diventa anche più semplice ricostruire,
''perché si può contare su una maggiore capacità di resistenza da
parte dei cittadini'' afferma l'autore.


      (AdnKronos) - La prevenzione comunque, rimane un punto fondamentale.
Ma anche il dramma di un disastro naturale può diventare
un'opportunità per ricostruire introducendo maggiore sicurezza ed
efficienza.

      ''Dopo il terremoto dell'Emilia - spiega ancora Oppi - Pubblica
amministrazione, aziende e associazioni hanno fatto questo, inserendo
macchinari, strumenti e meccanismi più efficienti e innovativi. Tutto
questo va accompagnato alla prevenzione: da un lato assicurando i beni
e dell'altro migliorando edifici e infrastrutture. Sono interventi che
costano, certo, ma meno rispetto a quanto si è costretti a spendere
nelle fasi dell'emergenza a seguito di un terremoto'', conclude
l'autore del saggio, il cui ricavato verrà devoluto alla promozione di
ricerche e tesi di laurea su comunicazione e disastri naturali.