Comunicazione e disastri
naturali sono stati al centro di alcuni incontri nell’ambito del
Festival della Partecipazione dell'Aquila. Autorevoli professionisti
delle Rp, fra cui diversi soci Ferpi, hanno cercato di comprendere
quando le relazioni pubbliche possono 'servire' le comunità per
costruire narrazioni funzionali alla resilienza.
di Redazione
Nell’ambito del Festival della Partecipazione de L’Aquila –
organizzato dal 7 al 10 luglio scorsi da Action Aid, Slowfood e
Cittadinanzattiva – tre “rimbalzi” hanno affrontato un nuovo compito
delle relazioni pubbliche rispetto a resilienza e capitale sociale,
memoria e partecipazione, disastri naturali e comunicazione
Il primo ‘rimbalzo’ – intitolato Resilienza come nuovo Capitale Sociale? – ha visto la partecipazione di Vittorio Martinelli, Stefano Cianciotta, Enrico Giovannini e Toni Muzi Falconi. Dopo l’introduzione al senso
dei tre rimbalzi, i relatori hanno discusso delle dinamiche registrate
negli ultimi anni dal capitale sociale del territorio, oltre che del
legame tra il concetto di capitale sociale e quello di resilienza;
cambiamento climatico e disuguaglianza sono serviti per dare un esempio
concreto del senso autentico del termine resilienza. Toni Muzi Falconi
ha parlato di come lo sviluppo consapevole di sistemi di relazione fra
le persone e con le organizzazioni del territorio (private, pubbliche,
sociali e culturali) possa attivamente capitalizzare i patrimoni
culturali e sociali per prevenire, preparare, ridurre e governare gli
impatti di emergenze promuovendo in parallelo anche un ‘rimbalzo’
resiliente.
Il secondo rimbalzo, coordinato da Giuliano Bianucci, ha visto anche interventi di Silvia Costa, Giorgio Federici, Antonina Bocci Bargellini e Giuseppe de Micheli.
Il 50° anniversario dell’alluvione diviene l’occasione per creare il
know-how nel restauro che consente oggi a Firenze di essere capofila dei
progetti legati all’economia dei Beni Culturali e al progetto dei
Caschi Blu dell’ONU (il rimbalzo!). Il cinquantesimo dunque come punto
di partenza di MemoriaViva/LivingMemory,
percorso di internazionalizzazione che vedrà nei giovani, Angeli del
web 4.0, i protagonisti di un racconto fatto di partecipazione e
solidarietà.
Il terzo ed ultimo rimbalzo è stata l’occasione per affrontare il
tema della comunicazione di crisi e del valore che una comunicazione
responsabile può ingenerare nelle comunità colpite da disastri naturali.
L’incontro, partendo dal recente libro ‘Disastri Naturali: una comunicazione responsabile?’ (S.Martello – B. Oppi, Bononia University Press)
è stato dedicato al confronto dei risultati fra i diversi modelli
comunicativi pubblici adottati dalle autorità e della istituzioni
durante i terremoti di Abruzzo e Emilia Romagna di questi ultimi anni.
Coordinati da Massimo Alesii, Biagio Oppi e Stefano Martello hanno
parlato di resilienza e disastri naturali, quando appunto la
comunicazione di crisi – se ben gestita – può generare opportunità di
innovazione economiche e di riscatto delle comunità.
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